In Spagna si testa la settimana lavorativa di 4 giorni, in Italia si va avanti a straordinari e flessibilità...

La ricetta è semplice:

Il governo spagnolo con un piano di sperimentazione triennale proposto da Más País pensa di stanziare 50 milioni di euro a diverse imprese "apripista", così che i maggiori costi per le società risultino coperti al 100% il primo anno, il 50% il secondo e il 33% negli ultimi 12 mesi di sperimentazione. 

Passati i tre anni, l'impresa avrà il compito di valutare l'effettivo aumento della produttività e la convenienza delle 32 ore settimanali in base al bilancio.

In Spagna, come in tutto il mondo, Svezia in primis, hanno preso l'iniziativa autonoma e hanno adottato la settimana lavorativa di quattro giorni, ottenendo già i primi risultati.

In Svezia per esempio, il tasso di suicidi e il numero di persone depresse, sono diminuiti da quando hanno ridotto l'orario di lavoro!

Questo ovviamente è solo un buon inizio, iniziare il lunedì e finire il giovedì la propria settimana lavorativa è già qualcosa, ma i veri vantaggi sul benessere della popolazioni saranno evidenti quando tutti lavoreranno part time, avendo così il giusto equilibrio tra produzione e tempo libero.

Tuttavia, se nella gran parte d'Europa ci si sta muovendo verso la riduzione dell'orario di lavoro, tutto ciò non vale per l'Italia che anzi, in questi anni ha fatto grossi passi indietro, andando addirittura ad aumentare l'orario di lavoro.

Lo sanno bene gli operai delle fabbriche che, teoricamente, dovrebbero finire la propria settimana il venerdi, ma che troppo spesso invece, si trovano in fabbrica pure il sabato mattina o la domenica mattina se l'azienda prevedete turni alternati.

Una vera vergogna, ma del resto dobbiamo dire che mentre in tutta Europa, i lavoratori in questi anni hanno protestato e scioperato per avere condizioni di lavoro più "umane", in Italia si è sempre preferito la via del "zitti e buoni", accettando passivamente la riduzione del proprio tempo libero.