Un gruppo di giovani ricercatori italiani dell'Università della Terra di Torino, ha messo appunto uno strumento in grado di rilevare la stanchezza del lavoratore ed il suo attuale livello energetico.
Questa invenzione innovativa permetterà al lavoratore in forte carenza di forze fisiche e mentali di "sospendere" le proprie mansioni e concedersi un riposino a "norma di legge".
Visti i recenti e drammatici incidenti sul lavoro spesso propri causati dai ritmi snervanti e massacranti, dalla scarsa sicurezza del luogo di lavoro o dalla condizioni generali poco idonee, alcuni studenti hanno dedicato mesi alla ricerca di una soluzione efficace e ci sono riusciti con l'Affaticometro che ben presto potrebbe diventare uno strumento obbligatorio all'interno di aziende, fabbriche ed uffici.
Qual'è lo scopo di questo oggetto?
Lo scopo principale è migliorare la salute del lavoratore che fino a ieri doveva correre dal medico per certificare il suo stato di salute, domani tutto sarà più semplice perché quando ci ci sentirà stanchi e spossati basterà misurare davanti ad un incaricato (capo reparto, infermiere, datore di lavoro o qualsiasi persona a cui verrà assegnato questo compito) il livello energetico presente nel corpo e se questo sarà al di sotto del limite stabilito, si potrà concedersi un riposo di minimo 20 minuti, fino ad ottenere il permesso autorizzato di uscita anticipata dal lavoro nei casi più gravi.
I ricercatori sono fiduciosi e soddisfatti della propria invenzione, pensano che grazie all'Affaticometro nessuno in futuro sarà più costretto a lavorare in condizione non idonee, pensano inoltre che preverremmo così molti esaurimenti nervosi e di conseguenza ci sarà minor bisogno di ricorrere ad antidepressivi.
Basta più mal di testa allucinanti, errori di distrazione ed ore passate a lavorare in agonia a causa della stanchezza tra uno sbadiglio e l'altro, basta occhi che bruciano e che si chiudono da soli, lavorare è un diritto, ma anche la nostra salute lo è.
Prevenire è meglio che curare e allora preveniamo.
Basta più mal di testa allucinanti, errori di distrazione ed ore passate a lavorare in agonia a causa della stanchezza tra uno sbadiglio e l'altro, basta occhi che bruciano e che si chiudono da soli, lavorare è un diritto, ma anche la nostra salute lo è.
Prevenire è meglio che curare e allora preveniamo.
Questo articolo è frutto di fantasia, al momento non è stato inventato nulla di simile, lo scopo di quanto scritto è quello di spronare i ricercatori a muoversi verso questa direzione, è tempo che il lavoro divenga davvero dignitoso e per farlo occorre tener conto, costantemente, della salute fisica e mentale del lavoratore stesso! Ti è piaciuta l'idea? Aiutami a realizzarla.
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