La noia è stata inventata nel 1760.
Fu in quell'anno, come scrive il professor Lar Svendsen nel suo eccellente studio Filosofia della noia (2003), che la parola boredom (noia) apparve per la prima volta nella lingua inglese.
L'altra grande invenzione dell'epoca fu la Spinning Jenny, il telaio meccanico che sancì l'avvio della Rivoluzione Industriale.
In altri termini la noia sorge dalla divisione
del lavoro e dal passaggio da un lavoro autonomo e gradevole al ben più noioso e schiavizzante in fabbrica.
E siamo davvero annoiati. Entrate nelle chat romm e troverete centinaia di messaggi lasciati da impiegati d'ufficio, che dicono:
"Mi annoio, mi annoio, mi annoio!" Questi appelli disperati, queste preghiere sofferte recitate da anime prigioniere, sono come messaggio in bottiglia, gettati nell'etere, nell'oceano del cyberspazio, nella speranza che qualcuno li fuori sia in ascolto e che qualcuno li fuori possa accorrere in loro aiuto. Le probabilità, naturalmente, sono scarse.
Uno dei problemi è che molte professioni moderne richiedono quel minimo
di concentrazione necessaria per non
sognare ad occhi aperti, ma non abbastanza
per tenere occupata la mente.
...La ragione principale per cui così tante persone sono disperatamente annoiate è che siamo governati da gente noiosa.
Gli affaristi, i capitalisti in cerca del profitto, gli alti sacerdoti del tedio totale hanno in mano le redini dell'economia.
Al governo ci sono i burocrati, i compilatori di moduli.
A loro piace la noia. Essere vivi li riempirebbe di terrore.
La noia è una forma di controllo sociale.
Contemporaneamente al sorgere della noia alla fine del Settecento, assistiamo a un attacco sferrato contro l'idea che il popolo possa organizzare il proprio divertimento. Come sappiamo, l'arte e l'intrattenimento nelle epoche precedenti seguivano un percorso dal basso verso l'alto.
Ci annoiamo per guadagnare i soldi
che poi spenderemo cercando di dis-annoiarci.
L'assurda moda che chiamiamo "sport estremi" è un esempio perfetto. Per sentirci vivi, dato che per la maggior parte dell'anno ci sentiamo morti, ci gettiamo con un elastico da un ponte. Cadere da un ponte, o vivere qualche secondo di emozione, dovrebbe quindi compensare un anno intero di noia. E la libertà di gettarci da un ponte, legati ad un elastico, è sbandierata come un trionfo del capitalismo moderno...
Tom Hodgkinson / "La Libertà come Stile di Vita"
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