Questa è l’ultima cassetta che farò (foto in basso), l’ho preparata unicamente per fare un favore ad un amico che ha insistito tanto, pomodori, fagioli freschi, un chilo di zucchine, un filderkraut cioè il cavolo a punta, 2 frigitelli perchè gli altri li ha spaccati la tempesta, patate hannibal, probabilmente le più buone che abbia mai mangiato, una melanzana e delle cipolle rosse, totale 8 euro.
Da lunedì avrò altro da fare, un lavoro vero, con uno stipendio certo, ferie pagate, tredicesima, e probabilmente in agosto andrò ad Ibiza, da lunedì sarò un dipendente come tanti altri di un importante fabbrica della bassa Valcamonica, una di quelle fabbriche che hanno inquinato la valle e fatto ammalare molta gente per decenni, da lunedì non potrò e non vorrò più occuparmi dei miei campi e di conseguenza dei miei semi, è stato bello ma è tempo di crescere e fare le persone serie, da lunedì farò la spesa al supermercato e chiuderò il blog.
Ahaha, ma che diamine!!! non ci penso neanche!
Io ho già lavorato in fabbrica, nel 2015, a dire il vero mi presentai davanti al cancello della fabbrica da 2000 operai, 4 volte la popolazione del paese in cui vivo ora, osservai bene intorno a me, c’era il filo spinato e le torrette sul perimetro, avevo un badge in tasca, quelli che finivano il primo turno stavano uscendo per tornarsene a casa sconsolati, risalii in macchina e mi recai nell’orto di Montepiano, era luglio e c’era molto da raccogliere…
Ho scelto di tirare a campare, precario ma sereno...
Tellincamuno visto dal suo lato sinistro; un sognatore con le mani fortemente sporche di terra, indossa unicamente calzoni corti, ama i vecchi canti popolari e le vecchie tradizioni, un costruttore di utopie, un pazzo generoso e buono, impaziente e un po’ permaloso, egocentrico, stakanovista del coltivare e del seminare
Fonte: https://tellincamuno.wordpress.com/2017/07/15/lultima-cassetta/
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