Che impatto ha sulla nostra salute il fare un lavoro che proprio non ci piace? Molti certamente risponderebbero che non ci sappiamo adattare e che alla nostra età facevano 12 ore al giorno o avevano 3 lavori di fila da svolgere, ma il punto è, siamo tutti nati per lavorare?
La risposta ovviamente è NO.
Perfino in Natura abbiamo le formiche, degli insetti super laboriosi che non stanno mai fermi e fanno del lavoro la propria vita e poi abbiamo il bradipo, la tartaruga, l'elefante o la cicala...
Tutti esseri viventi dediti alla lentezza (non a casa la tartaruga è uno degli animali più longevi al mondo...), ma allora perché l'uomo dev'essere forzato a non seguire la propria natura?!
Abbiamo paura che se abbassiamo le ore di lavoro o creiamo lavori piu soft, domani nessuno voglia più lavorare? Impossibile, ci sono uomini NATI per lavorare, come ci sono uomini NATI per diventare dei geni assoluti, vedi Nikola Tesla o Newton.
Questo per dirvi che gli esseri viventi hanno già in sé il germe di cosa saranno e di cosa diventeranno, proprio come un seme ha già in sé il potenziale albero nella quale potrà svilupparsi...
Non è certo l'educazione scolastica a fare di noi degli uomini realizzati, può servirci da supporto, può porci delle basi su cui partire, ma tutti il resto è già dentro di noi sotto forma di aspirazioni, sogni e ideali.
Ora prendi una tartaruga, mettigli un carico sulle spalle e mandala da un punto A ad un punto B per otto ore al giorno, questa sicuramente o muore di crepacuore poiché la Natura non l'ha programmata per faticare tutto il giorno o peggio si lascerà morire come si lasciano morire certi animali del circo stufi di vivere in gabbia....
Conosco persone che ad 80 anni ancora lavorano infaticabili e piene di energia, ma quell'energia da dove viene? Dal caffè? Dal buon vino? Dagli integratori? No...dalla voglia di fare.
Ma dobbiamo ammettere che quella voglia di fare non è distribuita in egual misura a tutti, in certe persone quella voglia si manifesta non appena gli si da qualcosa da fare, qualsiasi cosa da fare, anche spazzare un pavimento, grattare con fatica un mobile, portare avanti e indietro carriole cariche di legna.
Perché?
Perché certe persone stando ferme si annoiano a morte e sono ben felici di sentirsi utili (ben venga!), ecco perché ci sono persone che si adattano a tutto, anche ad un qualsiasi lavoro purché si lavori, ma cosa accade quando al loro opposto troviamo le persone che non si sanno adattare?
A queste gli vien dato un lavoro e ben presto crollano emotivamente, vuoi per la troppa fatica, vuoi per la noia o la monotonia o vuoi per i colleghi antipatici, fatto sta che da un disagio inizialmente mentale si passa ben presto ad una vera e propria malattia fisica.
Quali sono i sintomi d'allarme?
2) L'idea di affrontare un altro giorno di lavoro ti rende negativo e scontroso.
3) Questo è quello più importante e da non sottovalutare mai.
Ti senti energicamente scarico e fisicamente stanco.
4) Ti senti nervoso e irritato a causa delle sensazioni spiacevoli che provi.
5) Ti senti preda di un loop in cui non vedi l'uscita, qui scatta la depressione con tutte le sue conseguenze.
6) Solitamente segue la malattia fisica poiché il sistema immunitario ora indebolito da stati d'animo negativi, abbassa le sue difese e diventa vittima.
Possiamo vedere questa fase anche come una risposta automatica al nostro stato d'animo, noi ci sentiamo negativi e vorremmo fermarci o non continuare quel lavoro che ci affligge, di tutto risposta il nostro corpo si "programma" per fermarci e darci una pausa attraverso una malattia che ci consenta finalmente di riposare.
Stupido? Sciocco? Può essere, ma quando andavamo a scuola non succedeva lo stesso? Spesso l'idea di voler restare a casa bastava per farci sentire davvero ammalati, o quando da giovani ci innamoravamo ma non venivano corrisposti, questo bastava a farci passare la voglia di mangiare, di uscire, in pratica di...vivere!
L'energia che scorre nel nostro corpo è intimamente collegata alla voglia di vivere, se questa è ostacolata da cattivi pensieri o stati d'ansia, l'energia si ritira e noi ci sentiamo costantemente stanchi, apatici e con poca voglia di vivere, è il caso della coppia di cigni che, quando uno dei due muore, l'altro, anche se in perfetta salute, si lascia morire dal dispiacere!
Il lavoro occupa attualmente ben 12 ore della nostra giornata, perché oltre alle 8 ore di lavoro dobbiamo sommare il tempo che impieghiamo sotto stress nel tragitto casa-lavoro, il tempo per mangiare di fretta (maldigerendo il cibo stesso), il tempo per lavarci, vestirci e fare i nostri bisogni (sempre di fretta!).
Delle 12 ore che ci rimangono a disposizione togliamone 8 per dormire, ci restano solo 4 ore di tempo, ore nelle quali saremmo troppo stanchi anche solo per pensare... (sigh!)
Ora la nostra tartaruga come abbiamo detto odia lavorare, ma è costretta a farlo per sopravvivere, accetta così un lavoro che non fa proprio al suo caso, la tartaruga si trascina stanca ogni giorno, esegue di malavoglia i compiti assegnati, sbuffa, si annoia ed attende con ansia che arrivi sera per dormire...
Come possiamo definire il suo stato?
Io lo definire tortura psicologia sotto il ricatto del "se non lavori non mangi" e questo ben presto porterà la nostra tartaruga a:
1) Avere un esaurimento nervoso (che peserà sul sistema sanitario)
2) Svilupperà stati d'ansia.
3) Desidera morire.
Allora io mi chiedo com'è possibile che in una società che si definisce civile e sviluppata, noi costringiamo le persone a vivere in questo modo, oltretutto derise ed etichettate dal popolo-formica come "scansafatiche", "stacanovisti", "pigri" con poca voglia di lavorare.
Queste persone dovrebbero entrare nella testa della tartaruga per comprendere seriamente cosa si prova ad affrontare quegli oscuri stati d'animo!
Qualcuno che vuole difendere la Tartaruga?
Già...ma qual è la via d'uscita da questa schiavitù? Più ci penso e più non vedo alternative...
RispondiEliminaÈ ciò che penso da tutta una vita, e sono arrivato a questa conclusione: è bene rassegnarsi che non esiste una via di fuga (a patto che non si voglia vivere come eremiti, mendicanti o vagabondi) ma già arrivare a comprendere e convincersi che il lavoro, così inteso nella nostra società, è una vera e propria schiavitù, è il punto di partenza per passare al livello successivo. Giacchè per vivere in un contesto sociale e civile (se è ciò che vogliamo) bisogna per forza lavorare per mantenersi (se si escludono i fortunati che possono vivere di rendita o di altri espedienti) la soluzione è quella di lavorare il minimo indispensabile per soddisfare le nostre esigenze economiche e pensare unicamente al TEMPO come alla reale fonte di guadagno, l'unica vera ricchezza posseduta, se siamo fortunati ad avere almeno la salute per goderne. Quindi entrare nell'ottica che il lavoro è sì importante ma non è la fonte del vero guadagno, è solo un mezzo o strumento per arrivarci. Visto in questo modo il lavoro decresce il suo essere al centro delle nostre vite e viene accresciuto al contempo il valore dato a tutto il resto, a tutto ciò che è davvero importante: poter spendere il nostro TEMPO come meglio crediamo e con chi meglio riteniamo, cosa che dovrebbe essere la prerogativa di una vita libera da costrizioni e quindi dalla schiavitù.
RispondiEliminaGreat post.thank you so much.Love this blog.
RispondiEliminaSono un bambino di 35 anni e sono qui per mandare un messaggio di positività.
RispondiEliminaCome società siamo condannati. Il mondo è pronto per la schiavitù 3.0: l'elargizione di minuscole somme di denaro elettronico sarà vincolata a condizioni sempre più proibitive. In Italia ne stiamo già avendo un assaggio col cosiddetto "reddito di cittadinanza", ma quello è solo l'antipasto: vi ordineranno cosa fare, cosa mangiare, cosa pensare e dove abitare. Si impossesseranno di voi completamente, 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana. Non accettate ulteriori "redditi" quando arriveranno, è un consiglio.
Bella positività, mi direte...
La buona notizia è che a livello individuale si può ancora fare moltissimo :-) prima, però, occorre giocarsi la reputazione: tutte le soluzioni e gli atteggiamenti che rendono il lavoro meno indispensabile sono ritenute eresie vere e proprie a livello sociale.
Minimizzare i consumi, rinunciare a smartphone e automobili, abitare in famiglia sono tutte cose viste con sospetto se non con aperta ostilità.
Ma se siamo VERAMENTE disposti a fregarcene di cosa pensano gli altri, allora possiamo svolgere un ottimo lavoro su noi stessi anche a livello esoterico-spirituale.
Una volta trovato ciò che i giapponesi chiamano "Ikigai" (il proprio personale modo di stare al mondo, le cose che facciamo per passione autentica e non perché condizionati od obbligati), non dobbiamo fare altro che muoverci verso quelle situazioni che ci consentiranno di sfruttare il più possibile le nostre passioni e talenti, così che le giornate divengano sempre più simili a una festa, a un gioco che non a un sacrificio.
Naturalmente gli ostacoli non mancano, e che ostacoli! Tuttavia, quando si è spinti da passioni autentiche, cambia anche il modo di affrontare gli imprevisti e gli intoppi; arrendersi e gettare la spugna diviene sempre più difficile se non impossibile, provare per credere...
Personalmente applico le tecniche del Transurfing di Vadim Zeland, ma di metodi ce ne sono a bizzeffe, ciascuno può scegliere il suo come anche inventarne uno nuovo.
Non sono né ricco né particolarmente intelligente, eppure nonostante 7 anni di disoccupazione sono ancora qui, bello felice e in salute. Non ho comprato macchine, telefoni, case e non ho fatto figli: non sono ricattabile, non ho debiti e spendo pochissimo. Ospite in casa di una parente stretta, svolgo in cambio piccole manutenzioni quotidiane così da essere per lei un alleato anziché una zavorra.
Il lavoro mi aveva distrutto mentalmente e fisicamente: mobbing, abusi, truffe, umiliazioni, stress solo per poter dire "Io lavoro, quindi esisto" e sentirmi più accettato dagli altri. Depressione, ansia, panico, malattie, ormai non uscivo manco più di casa da tanto ero a pezzi.
Una volta passato il momentaccio, grazie alla mia nuova condizione di disoccupato cronico ho avuto tutto il tempo per prendermi cura di me stesso, per allontanare persone e situazioni tossiche ed avvicinarmi a ciò che mi faceva stare meglio.
Da un paio d'anni sono perfettamente ristabilito, e ho tempo e modo di scrivere felicemente articoli e racconti.
A volte qualcuno ne rimane favorevolmente impressionato e mi offre qualche incarico, ma se il progetto non mi piace rifiuto tranquillamente. Sono io a scegliere, mica gli altri! :-)
Ricordatevi che il divano in natura non esiste.
Se tutto ciò che vorreste è starvene in panciolle dalla mattina alla sera, è solo perché vi hanno assorbito fino all'ultima goccia di energia. È un sentimento naturale, comprensibile, non ha nulla di sbagliato o di negativo, ma è una cosa passeggera.
Una volta che avrete sgomberato il campo dai vampiri e recuperato un po' di vivacità, Ikigai emergerà spontaneamente. Frustrazione, rabbia, odio occupano lo spazio che sarebbe riservato a Ikigai: i sentimenti negativi sono fisiologici nella società in cui viviamo, ma occorre trovare il modo di lasciarli andare dolcemente via. Permettetevi di ricevere, di gioire, riappropriatevi del vostro Tempo.
Ce la faremo.
Mi chiamo Christian Hofman. Questo è un giorno molto felice della mia vita grazie all'aiuto che il Dr. .nosakhare mi ha dato per aiutarmi a recuperare la mia ex moglie con il suo incantesimo di amore e magia. Sono stato sposato per 6 anni ed è stato così terribile perché mia moglie tradiva e cercava il divorzio, ma quando mi sono imbattuto in Dr..nosakhare e-mail su Internet su come ha aiutato così tante persone a recuperare il loro ex e aiutare sistemare la relazione e rendere felici le persone nella loro relazione. Ho spiegato la mia situazione e poi ho cercato il suo aiuto, ma con mia grande sorpresa, mi ha detto che mi avrebbe aiutato con il mio caso e che ora sto celebrando perché mia moglie è cambiata totalmente in meglio. Vuole sempre essere al mio fianco e non può fare nulla senza il mio regalo. Mi sto davvero godendo il mio matrimonio, che grande festa. Continuerò a testimoniare su Internet perché Dr..nosakhare è un vero incantatore. HO BISOGNO DI AIUTO? CONTATTO
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La mia felicità è tornata !!! Mi chiamo Buz Price am Dalla Norvegia .. Dopo 8 anni di matrimonio, mia moglie mi ha lasciato con i nostri due figli. Mi sentivo come se la mia vita stesse per finire e stesse andando in pezzi. Ho sofferto per anni senza mia moglie e sono stato truffato da così tanti falsi lanciatori di incantesimi la scorsa settimana ho visto una signora testimoniare del dottor Sallam, ho contattato il dottor Sallam e dopo avergli spiegato il mio problema, mi ha lanciato un incantesimo. In sole 24 ore, mia moglie mi ha chiamato, è tornata da me e ha mostrato a me e ai miei figli tanto amore e scusa per tutto il dolore che ha causato alla famiglia. Abbiamo risolto i nostri problemi e siamo ancora più felici di prima che il dottor Sallam fosse il miglior incantatore. Apprezzo molto l'incantesimo d'amore che hai lanciato per riportare mia moglie nella mia vita. Ho concordato con lui di informare tutti di lui, continuerò a condividere più testimonianze con le persone sul tuo buon lavoro. Grazie ancora dottor Sallam, puoi contattarlo se hai bisogno di aiuto con WhatsApp o Viber Chat: +27748693869. In caso di problemi, contattare il dott. Sallam con e-mail: ogundeletempleofsolution@gmail.com e WhatsApp o Viber Chat: +27748693869
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