Purtroppo la società in cui viviamo oggi ci ha inglobati in
un circolo vizioso dove il denaro e posto al centro di tutto.
Il denaro ci
rende prudenti e la maggior parte delle volte ci annebbia la vista.
Liberandocene e facendone un giusto uso riusciremo ad avere una visione più
limpida delle cose che ci circondano. Vivere senza denaro è possibile.
Daniel Suelo, all’anagrafe Daniel Shellabarger, nel 2000 ha rinunciato del tutto al possesso di denaro. Una scelta estrema quella di Daniel, contro la civiltà industriale dei tempi moderni.
Figlio della classe media, sano e con studi
universitari alle spalle, l’americano ha scelto nel settembre 2000, a 39 anni,
di vivere nel cuore dello stato dello Utah, in una grotta. La sua “casa” misura
5 metri per 1,50 di altezza, e contiene quasi esclusivamente riso, fagioli e
libri. Si lava al torrente e si veste con indumenti reperiti in un bidone della
spazzatura.
Si è liberato del conto in banca,
della patente e della
carta di identità.
Ha rinunciato a guidare l’auto.
Il suo obiettivo è il ritorno ad una bonomia basata sul dono, a un sincero contatto con la natura e alla possibilità di fuggire al richiamo dorato della società dei consumi. Come racconta in varie interviste e nel suo blog, vive di quanto riesce a raccogliere, di pesca, a volte di caccia e del dono di amici e passanti cui non offre mai niente in cambio.
Il suo obiettivo è il ritorno ad una bonomia basata sul dono, a un sincero contatto con la natura e alla possibilità di fuggire al richiamo dorato della società dei consumi. Come racconta in varie interviste e nel suo blog, vive di quanto riesce a raccogliere, di pesca, a volte di caccia e del dono di amici e passanti cui non offre mai niente in cambio.
Proveniente da una famiglia conservatrice che gli ha insegnato
a considerare con attenzione i valori religiosi e morali, Daniel è arrivato
alla conclusione che il denaro, divenuto fonte di conflitti, non ha niente di
giusto né di cristiano.
Non si sente né ricco né povero, perché ricchezza e povertà non sono più termini di paragone che appartengono al suo mondo.
Non si sente né ricco né povero, perché ricchezza e povertà non sono più termini di paragone che appartengono al suo mondo.
Probabilmente è molto più felice di noi.
La teoria di un mondo moneyless affascina del resto più di
una persona nell’era di internet e la quota di economisti e teorici che hanno
ipotizzato una realtà senza l’intermediazione dei soldi inizia a essere
significativa.
L’incredibile storia di come un uomo ha imparato a vivere in
modo sano e felice senza guadagnare, ricevere, o spendere un solo centesimo è
diventata anche un libro “L’uomo che ha abbandonato il denaro” di Mark Sundeen.
“Non siamo ricchi in base a ciò che possediamo, ma in base a
ciò che possiamo fare senza possedere nulla”….Immanuel Kant
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