VIOLENZA è lavorare per 40 anni per delle briciole e
chiedersi se si riuscirà a smettere
VIOLENZA sono i titoli finanziari, i fondi assicurativi
saccheggiati, la truffa in borsa.
VIOLENZA è essere costretti a stipulare un mutuo per una
casa che si finisce per pagare come se fosse fatta d’oro.
VIOLENZA è il diritto del tuo capo di licenziare in
qualsiasi momento voglia farlo.
VIOLENZA è la disoccupazione, la precarietà, sono i 700 euro
al mese con o senza contributi previdenziali.
VIOLENZA sono gli “incidenti” sul lavoro, perché il padrone
riduce i costi di gestione a scapito della sicurezza dei lavoratori.
VIOLENZA è prendere psicofarmaci e vitamine per far fronte
agli orari di lavoro
VIOLENZA è essere una donna migrante , è vivere con la paura
di essere cacciato dal paese in qualsiasi momento e vivere in una costante
insicurezza.
VIOLENZA è l’essere casalinga, lavoratrice e madre allo
stesso tempo.
VIOLENZA è quando ti prendono per il culo al lavoro dicendo:
‘dannazione, sorridi, è chiedere troppo?’
Quello che abbiamo vissuto io lo chiamo rivolta.
E proprio come ogni rivolta appare come una prova generale
della Guerra Civile, ma puzza di fumo, gas lacrimogeni e sangue.
Non può essere facilmente sfruttata o controllato.
Accende
le coscienze, si rivela e polarizza le contraddizioni, e promette, almeno,
momenti di condivisione e di solidarietà.
E traccia i percorsi verso
l’emancipazione sociale.
Signore e signori, benvenuti alle metropoli del caos!
Installate porte sicure e sistemi di allarme alle vostre case, accendete il
televisore e godetevi lo spettacolo.
La prossima rivolta sarà ancora più
agguerrita, mentre il marciume di questa società si approfondisce … Oppure,
potete prendere le strade al fianco dei vostri figli, potete scioperare, potete
osare di rivendicare la vita che vi stanno derubando, potete ricordarvi che una
volta eravate giovani e volevate cambiare il mondo.
Questi sono i pensieri di Savas Metoikidis (Libertario greco morto suicida nel 2012 a
causa della crisi economica)
Nessun commento:
Posta un commento