giovedì 23 luglio 2015

Ecco perché odio il lavoro




I governi, le istituzioni, il Papa, il presidente, fino ad arrivare ad amici e parenti, vorrebbero sentirvi dire che amate il vostro lavoro, perché il sistema schiavista in cui vivono ha insegnato loro che una brava persona è quella che si spacca la schiena dalla mattina alla sera, quella che si guadagna il pane con il sudore della propria fronte, ma io non sono uno di quelli e non voglio esserlo.


Io odio il lavoro e lo ammetto, l'ho odiato dal primo stage scolastico, quando mi spedirono in una falegnameria per "imparare il mestiere", lasciate che vi dica, attrezzi e legno in quattro settimane non ne ho mai toccati, al contrario avevo sempre tra le mani scopa e paletta e sacchi delle immondizia, infine non ho visto un solo euro, a conto che ho ripulito loro l'intera falegnameria da cima a fondo, dopo anni che non vedeva acqua pulita.



Avevo 16 anni allora e mi entrò bene in testa il concetto di "padrone" colui che da ordini e passa ogni tanto a controllare che i propri servi producano bene, accertandosi che non chiacchierino tra loro, la noia fa parte dello stipendio a quanto pare, questa è un'altra cosa che ho capito.


Odio il lavoro perché ti allontana dalla vita, basti osservare gli uomini a fine giornata al bar, con i loro volti smarriti nel vuoto, ormai privi di gioia, rassegnati a questa vita infame che non hanno il coraggio di cambiare.

Odio il lavoro perché mi ha rubato i pomeriggi spensierati, passati a giocare con i miei amici.

Odio il lavoro perché toglie alle persone il tempo di pensare, di leggere, di emozionarsi, di meravigliarsi.





A me non interessa la macchina nuova a rate, il vestitino di marca, ne l'ultimo modello di Iphone, non mi interessa spendere 100 euro nel locale di tendenza della mia città ogni venerdì sera, io non voglio regalare la mia vita alla produttività, voglio il tempo di smarrire il mio sguardo nel vuoto e abbandonarmi allo scorrere dei pensieri.


Vi dirò di più, sono pronto ad accettare le malvagità della gente, che penserà che io sia uno scansafatica, uno svogliato, lascerò che le loro parole scorrano via da me come acqua, non mi interessa, io non voglio vivere come uno schiavo, non voglio fare sacrifici per il mio paese che mi considera un cittadino solo quando si tratta di votare.

Odiare il lavoro per me è una cosa normale, avendo visto fin da piccolo i miei genitori tornare stremati e nervosi dalle loro faticose giornate, dicevano "la vita è dura". Ora li capisco.


Risultati immagini per SOLI IN CASAAllora tornavo da scuola, cucinavo e mangiavo da solo a tavola e non mi piaceva, il lavoro già da piccolo mi rubava la presenza dei miei genitori, come potrei quindi amarlo, sapendo che metterò al mondo dei figli destinati anch'essi alla solitudine domestica? 


Lo stipendio ti paga il lavoro che fai, ma non le ore che perdi, non la tua fatica, né le tue energie spese, tanto meno ti paga gli anni che se ne vanno per sempre.


Se sapessi che hai ancora 3 mesi di vita, valuteresti ancora la tua vita al prezzo di 5-7 euro l'ora? Soprattutto, passeresti i tuoi ultimi giorni lavorando? 


Daniele Reale


44 commenti:

  1. La penso esattamente come te. La vedo esattamente come te. Dimmi che hai trovato un modo x cambiare.. mi sembra di buttare le mie giornate nel nulla. Non faccio altro che ripetere tutti o giorni lo stesso procedimento lavorativo inutile. L unico tempo che mi rimane è per mangiare lavarmi e dormire. Che vita è? Guardare indietro e pensare che le giornate della mia preziosa e unica vita se me siano andate nel nulla. Voglio cambiare. Voglio vivere.

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    1. Ecovillaggi è la risposta.. tornare a vivere nei campi e nella natura al di fuori della società, forse è quello che cercate come me
      Saluti riccardo

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    3. Ecovillaggio non equivale sempre a felicità, campi, natura ecc... spesso richiede un investimento di ore lavorative e una tale "dedizione" da prenderti molto più del tempo...

      Rosanna

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    5. Ti capisco benissimo, anche io la pensavo e la penso ancora così. Il lavoro ti ruba la tua sola e unica e preziosissima vita, ti toglie il bene più prezioso dato in dono a noi esseri umani fin dalla nascita, IL TEMPO, nessuno potrà più restituirti il tempo che tu stai perdendo per rendere felice qualcun'altro! Io grazie a Dio ho trovato una soluzione a questo problema, ho infatti iniziato a costruirmi rendite passive/automatiche senza il bisogno della mia presenza, per farti capire a grandi linee quello che intendo ti lascio questo video, ( https://youtu.be/yNeuKvKUlVA ) ovviamente puoi pure contattarmi per ulteriori informazioni approfondite, sarò contento di poterti aiutare, (lorenzolamthi@gmail.com), molte persone hanno cambiato la loro vita ed ora hanno raggiunto la libertà finanziaria

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    6. D'accordo su tutto....odio lavorare in sartoria per 3,50 a ora....tanto lavoro tanto stress pochi soldi.niente ferie e malattia pagate��

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    7. Io la penso esattamente come te, purtroppo, veniamo visti male, io faccio musica e voglio vivere di musica, il tempo e'denaro non vale 7 euro l'ora(se ti va bene), le persone non si svegliano, qui si tratta di dittatura, perché se non lavori non puoi avere una casa, io se voglio lavorare per me non posso se non pago sempre tasse allo stato, ma dai, ma quale libertà

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  2. OK per quello che hai scritto potresti essere il mio uomo ideale.

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  3. OK per quello che hai scritto potresti essere il mio uomo ideale.

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  4. Santo cielo Daniele... credevo, temevo, di essere l'unica a pensarla così. Odio anche io il lavoro, odio quei 10 euro orari (che al netto diventano magicamente 7!) che mi impediscono di leggere, rilassarmi, osservare il mondo intorno a me, in una parola VIVERE. Mi sento una schiava moderna, uno stupido 'brick in the wall', un ingranaggio che deve sgobbare facendo cose che non le interessano solo per far girare la macchina dell'economia e ingrassare le ruote di un padrone.
    Almeno imparassi qualcosa, o almeno lavorassi per me! Ogni volta che provo ad esprimere il mio pensiero o che dico di ritenere 8 ore lavorative un abominio mi accusano di essere una sfaticata e di gravare sulle spalle altrui, quando in realtà non chiedo mai nulla. Certe volte mi sento sbagliata e inutile.

    Penelope.

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  5. Oddio... ora che sono pure mamma, odio il lavoro ancora di più... E' vero, non sono tagliata per il lavoro che faccio, io amo altre cose nella vita, non certo l'informatica! Errore mio, poco coraggio, poca determinazione nel tentare di fare un 'lavoro che mi appaga'.
    Detto questo però, la verità vera è che 8 caxxo di ore, a cui aggiungi la pausa di un'ora a cui aggiungi il tragitto, sono troppe, troppe, a maggior ragione se il lavoro che fai manco ti piace!

    Un pochino si può migliorare, impegnandosi... ma il fatto resta: la massa che lavora insoddisfatta, stanca, nervosa serve per sfamare i potenti, e non noi nè i nostri figli...che ci vedono poco e ci vedono poco rilassati.
    Piango spesso per questa mia 'inerzia' e per vivere in questa società, che mi sta strettissima!

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    2. Ti capisco benissimo, anche io la pensavo e la penso ancora così. Il lavoro ti ruba la tua sola e unica e preziosissima vita, ti toglie il bene più prezioso dato in dono a noi esseri umani fin dalla nascita, IL TEMPO, nessuno potrà più restituirti il tempo che tu stai perdendo per rendere felice qualcun'altro! Io grazie a Dio ho trovato una soluzione a questo problema, ho infatti iniziato a costruirmi rendite passive/automatiche senza il bisogno della mia presenza, per farti capire a grandi linee quello che intendo ti lascio questo video, ( https://youtu.be/yNeuKvKUlVA ) ovviamente puoi pure contattarmi per ulteriori informazioni approfondite, sarò contento di poterti aiutare, (lorenzolamthi@gmail.com), molte persone hanno cambiato la loro vita ed ora hanno raggiunto la libertà finanziaria, nessuno ci può togliere il diritto di essere liberi, spero veramente di poterti aiutare

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  6. Nella società moderna il lavoro ha assunto i connotati tanto odiosi di cui hai parlato nel tuo intervento. Lavoro può voler dire anche "operare"; si tratta di un'azione più o meno duratura nel tempo e volta ad apportare un qualce miglioramento allo stato contingente-materiale delle cose. Nella società post-capitalista il lavoro è una operazione aberrante, un susseguirsi di ripetizione-senza-differenza nei gesti, nel tempo e nello spazio.
    Dici bene quando osservi che "anche il Papa", ovvero una delle maggiori figure morali, auspica il tanto caro "lavoro per tutti", ma dal lavoro nascono servi e padroni... ops ... giusto ... dimenticavo che anche il vaticano si fonda su gerarchie.
    Persino Gesù finì male quando decise di smettere di lavorare per andare a predicare l'amore universale e la pace. Lasciò il mestiere di falegname e sorte volle che a dargli la morte fu proprio un dispositivo di tortura e di Potere in legno.

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  7. IO lavoro quasi ore per due euro e 50 l'ora, carico e scarico mobili, giuro vorrei bruciare qull'azienda

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  8. E' sempre bello (anche in questo odioso meccanismo) saper di non sentirsi soli.
    Ho capito che il lavoro sarebbe stata la mia "morte" mentale, nel momento in cui ho cominciato a farlo.
    Avevo 19 anni, i miei genitori erano tutti felici perchè "un'azienda ti ha chiamato!", di felicità non ne ho mai percepita, di che pesantore m'ero caricato l'ho capito dopo un mese di lavoro.
    Ho cambiato molti posti di lavoro (mai lavoro), tutti mi considerano pure bravo nel riuscirci, in realtà è l'unico modo per vivere qualcosa di un po' diverso ogni 3-4 anni. Ma pure questo meccanismo sta finendo il suo effetto "benefico".
    Smetterei ora, in questo preciso momento in cui scrivo, e non avrei alcun tipo di rimpianto.
    Lavorare una vita, di cui mezza passata a sperare nella pensione....la ciliegina di una torta di per se tremenda.

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    1. Ti capisco benissimo, anche io la pensavo e la penso ancora così. Il lavoro ti ruba la tua sola e unica e preziosissima vita, ti toglie il bene più prezioso dato in dono a noi esseri umani fin dalla nascita, IL TEMPO, nessuno potrà più restituirti il tempo che tu stai perdendo per rendere felice qualcun'altro! Io grazie a Dio ho trovato una soluzione a questo problema, ho infatti iniziato a costruirmi rendite passive/automatiche senza il bisogno della mia presenza, per farti capire a grandi linee quello che intendo ti lascio questo video, ( https://youtu.be/yNeuKvKUlVA ) ovviamente puoi pure contattarmi per ulteriori informazioni approfondite, sarò contento di poterti aiutare, (lorenzolamthi@gmail.com), molte persone hanno cambiato la loro vita ed ora hanno raggiunto la libertà finanziaria, nessuno ci può togliere il diritto di essere liberi

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  9. Ciao a tutti!
    Io lavoro da un anno e mezzo, ho 27 anni. Studi brillanti alle spalle, tutto perfetto, grande azienda, ottime possibilità, paga dignitosa. Mi guardo allo specchio e mi vedo spenta. La sera sono così stanca che non ho neanche voglia di mangiare. Guardo il cielo e mi chiedo cosa faccio in ufficio. Mi sento ingabbiata, chiusa in un meccanismo senza uscita. Sono triste della quotidianità. Preferivo guadagnare poco o nulla.

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    1. Ti capisco benissimo, anche io la pensavo e la penso ancora così. Il lavoro ti ruba la tua sola e unica e preziosissima vita, ti toglie il bene più prezioso dato in dono a noi esseri umani fin dalla nascita, IL TEMPO, nessuno potrà più restituirti il tempo che tu stai perdendo per rendere felice qualcun'altro! Io grazie a Dio ho trovato una soluzione a questo problema, ho infatti iniziato a costruirmi rendite passive/automatiche senza il bisogno della mia presenza, per farti capire a grandi linee quello che intendo ti lascio questo video, ( https://youtu.be/yNeuKvKUlVA ) ovviamente puoi pure contattarmi per ulteriori informazioni approfondite, sarò contento di poterti aiutare, (lorenzolamthi@gmail.com), molte persone hanno cambiato la loro vita ed ora hanno raggiunto la libertà finanziaria, nessuno ci può togliere il diritto di essere liberi

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  10. Lavoro da 25 anni e non ce la faccio piu'. Danno più lavoro a me..che sto li da tanto che a chi non fa niente tutto il giorno...

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  11. Ho avuto oggi una discussione in merito con i miei genitori. Ho 27 anni, laureato al massimo dei voti, dall'anno scorso ho aperto uno studio tutto mio. Uno studio bello, bellissimo, come l'ho voluto io, grazie anche all'appoggio della mia famiglia. Ma io lavoro perché devo. Io non voglio vivere per lavorare, semmai sono costretto a lavorare per vivere. Ritengo che la vita sia altro, sia il godersi la propria famiglia, gli amici, un bel film, lo stupore davanti al tramonto, la gioia del proprio cane, una passeggiata sotto la pioggia! Faccio il lavoro che più mi riesce meglio e mi costa meno fatica, ma non lo amo perché è una imposizione, lo sarebbe qualunque lavoro. Lo so di essere molto fortunato, ma vivo la cosa come una costrizione. I miei ci sono rimasti male, mi hanno guardato come si guarda un povero idiota. Io dico che una persona può trovare gratificazione in qualunque cosa, non dev'essere per forza il lavoro. Che poi tra tasse, commercialista, stronzate varie te lo fanno odiare per forza. Io so che vivrò la mia vita sempre così, non cambierò idea. Ho imparato dopo molte sofferenze a fregarmene di quello che pensano gli altri di me e a pensare che tutti, chiunque, abbia la propria dignità, qualunque sia il suo lavoro e il suo stato sociale. Ma i miei genitori, ho paura di deluderli. Che bello sarebbe mollare tutto, dire "vaffanculo" a questo stile di vita arrembante, stressante e opprimente che ci costringono a fare per convenzione e fuggire! Fuggire via! Ci vorrebbero due palle quadrate...

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    1. Ti capisco benissimo, anche io la pensavo e la penso ancora così. Il lavoro ti ruba la tua sola e unica e preziosissima vita, ti toglie il bene più prezioso dato in dono a noi esseri umani fin dalla nascita, IL TEMPO, nessuno potrà più restituirti il tempo che tu stai perdendo per rendere felice qualcun'altro! Io grazie a Dio ho trovato una soluzione a questo problema, ho infatti iniziato a costruirmi rendite passive/automatiche senza il bisogno della mia presenza, per farti capire a grandi linee quello che intendo ti lascio questo video, ( https://youtu.be/yNeuKvKUlVA ) ovviamente puoi pure contattarmi per ulteriori informazioni approfondite, sarò contento di poterti aiutare, (lorenzolamthi@gmail.com), molte persone hanno cambiato la loro vita ed ora hanno raggiunto la libertà finanziaria, nessuno ci può togliere il diritto di essere liberi, e senza il bisogno di fuggire

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  12. Aveva pienamente ragione George Bernard Shaw quando diceva "La schiavitù umana ha toccato il punto culminante alla nostra epoca sotto forma di lavoro liberamente salariato". Trascorrere come me 8-9 ore al giorno al lavoro e se considero gli spostamenti e la misera ora di pausa pranzo stò via da casa quasi 11 ore è schiavitù. Purtroppo un minimo di lavoro servile è necessario ma quello che odio di questa società è considerare il lavoro un valore, dovremmo semplicemente ridurre le ore di schiavitù non aumentare i salari ma dare vita alle persone più libertà vera non libertà di consumare ma libertà per vivere. I nostri politici e i nostri sindacalisti in primis dovrebbero smettere di chiedere alle persone di scendere in piazza a chiedere più lavoro al contrario dovrebbero chiedere meno lavoro e più occupazione. Ha ragione Silvano Agosti il lavoro è accettabile se non occupa più di 3 al max 4 ore al giorno il resto è vita e non esistenza come accade ai giorni nostri. Ogni ora di lavoro è un'ora sottratta alla vita, il lavoro va in primis diminuito e soprattutto condiviso in modo da alleggerirne il peso per ogni singolo individuo e renderlo quindi un essere umano non un mero mezzo produttivo. Basta consumare per produrre, l'80% dei beni prodotti non serve a nulla vivere con meno e vivere meglio tutti.

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  13. Terribilmente vero! Ma come Si puo risolvere? Come uscire da questa schiavitù?

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  14. purtroppo sempre più spesso capia anche a me. Mentre gli anni passano,il contatto con la gente front office mi fa schifo. (front office è solo una minuscola parte del mio lavoro).Quest'ultimo mai piaciuto,l'ho fatto solo per necessità monetarie.
    Odio la maleducazione nella mia città,vorrei scappare ma tengo famiglia e una croce bisogna averla

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  15. Se io sapessi dia vere 3 mesi di vita:
    - mese 1 e 2: mi darei alla pazza gioia con i 2/3 di quello che ho messo da parte da quando sono "schiavo"....
    - mese 3: libereri il mondo da un po' di bastardi, prima di andarmene... in primis quei "coglioni da lavoro" che mi hanno rovinato la vita dopo anni di sacrifici...

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  16. Il lavoro ti succhia l'anima. Si dovrebbe lavorare una settimana si e una no.

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  17. 13 Novembre 2017 e lavorare fa ancora schifo.
    Non è il mio lavoro l'unico problema, è il lavoro in generale.
    4 ore al giorno sarebbero già troppe, farne 8 (a volte 10) non è umano.
    Arrivi la sera, dopo aver combattuto anche contro il traffico, talmente stanco e svuotato mentalmente da non riuscire a goderti neanche quei pochi attimi di libertà che hai.
    Mi dicono che dovrei farmi una famiglia.
    Certo! Facile con una moglie disoccupata e un lavoro sottopagato che ti svuota l'anima.
    Fare un figlio sarebbe la fine totale della mia esistenza, non avrei neanche più un secondo ( e un euro ) da dedicare a me stesso.
    Oramai, a poco più di 30 anni, non ho più sogni, non ho più progetti, non posso permettermi un viaggio come si deve, non posso togliermi uno sfizio, non posso dedicare il mio tempo a nulla che non sia lavoro o responsabilità.
    Chissà quanto tempo riuscirò ad andare avanti così.

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    1. A distanza di un anno e mezzo come va?

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    2. Tutto uguale.
      Ogni tanto scrivo su google che odio lavorare e torno qua.
      Continuo ad odiare il lavoro e ad andare avanti per inerzia.
      Farò così per tutta la vita fino alla prematura dipartita.
      Mi sono completamente arreso.

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  18. Il guaio è che non si scappa. Forse se il tuo lavoro coincide con la tua passione non si avverte il peso, ma sappiamo che è molto raro (io sono un musicista). Adesso sto cercando lavoro per riempirmi un po' la giornata, perchè anche la disoccupazione, le giornate vuote senza fare niente, sono terribili. Così mi trovo senza via d'uscita: il lavoro mi opprime e l'inattività mi svuota. Se penso alla fabbrica, unica alternativa spesso per il musicista, mi vengono in mente gli sguardi insensibili e i discorsi beceri dei colleghi, gente senza un briciolo di cultura che pensa solo al telefonino o al calcio. Se lavorassi a tempo pieno non avrei tempo per studiare, tornerei a casa alla sera svuotato del mio essere e non avrei più voglia di fare niente (già successo). Resta solo la sensazione che ti abbiano rubato la vita. Bisogna però "mangiare" e quindi non si scappa. Allora vorrei sapere: chi non ama lavorare e a questo non serve alcuna critica di essere uno scansafatiche per convincerlo a cambiare idea non merita di vivere?

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  19. Ho 25 anni,e per diversi anni , dopo il diploma, sono riuscito a non lavorare quasi mai. Per me è stato fantastico dribblare fatiche, lunedì mattina, colleghi ecc.
    Per stipendi ridicoli poi.
    Mi trattano come un lebbroso quando dico ciò che penso sul lavoro.
    Guardo i miei, che sono sui 60, e provo due cose:ammirazione per i 40 anni sopportati, e disgusto profondo . Perché quello è l'abominio di vita che dovrei sopportare pure io. Non lo voglio e non lo accettero'. Mi spiace non essere come loro vorrebbero ma preferirei morire giovane che vivere di lavoro.

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    1. Ti capisco perfettamente. Guardo guardo i miei negli occhi provo la stessa identica cosa e non mi spiego come siano riusciti a sopportare un tale peso. Certo, la passione aiuta, ma diciamocelo: quale passione svolgeresti per 8 ore ininterrottamente quando hai clienti da soddisfare e continue lamentele?

      La vedo parecchio dura chiamarla passione, anche se il lavoro di base è ciò che ti piace davvero.

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    2. Ti capisco perfettamente.Cosa stai facendo ora?

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  20. Anche io odio il lavoro!la mattina voglio svegliarmi quando cazzo mi pare,sono già 20 anni,e mi sono proprio rotto il cazzo.

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  21. ....e vorrei aggiungere,odio i colleghi,i superiori,i capi,tutta gente che sono obbligati a sopportare per mangiare,guadagnarsi tanto,OK,ma guadagno pure uno stipendio di merda,per fortuna ho qulake cosa in banca,ma non e sufficiente,che schifo il lavoro,e devo andare in pensione a 67/anni,sti politici di merda!!
    Che schifo!!!e i pensionati che diconi: ma ti annoi a fare niente,cosaaaaaa!!!!!io no mi annoiò per niente,anzi,è il mio sogno cazzeggiare dalla mattina alla sera.

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  22. Quanto è vero tutto ciò......odio essere nato

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  23. La sensazione che tutte le persone sensibili provano di fronte all'inutilità della maggior parte delle attività lavorative è più che giustificata. Vi scrivo dall'anno 3281 e sto effettuando una ricerca per la scuola. Ah, ho dimenticato di dirvi che ho 15 anni, la scuola come la conoscete voi ora non esiste più. Ci riuniamo in piccoli gruppi di lavoro tematici seguiti da un tutor esperto. Analizziamo gli errori commessi dall'umanità nei secoli passati e ci scambiamo opinioni, immaginando come ci si doveva sentire in passato. Alcuni mesi fa ho scelto di unirmi al gruppo che studia quello che voi chiamate "lavoro" e ho scoperto anche la'esistenza di uno strumento chiamato "soldi". Lavoro e soldi qui non esistono più. Le attività fisiche sono svolte dai robot. Le persone si dedicano al miglioramento della qualità della vita, alla conoscenza personale e alla produzione artistica. Ancora faccio fatica a comprendere il sistema economico del vostro secolo. A dir la verità, incontro grandi difficoltà a comprendere i concetti come "ricchezza", "reputazione" e "competizione", ma il mio tutor mi dice che è meglio procedere per gradi. Dopo questo gruppo, vorrei capire meglio le cause del Grande Disastro Ecologico del 2199, che a quanto pare ha quasi cancellato l'umanità. Il mio tutor mi ha consigliato di approfondire la comprensione del "denaro", quindi dovrò studiare ancora un po'. Vorrei darvi qualche parola di speranza, ma la verità è che sia il lavoro che i soldi, se ho capito bene, sono stati aboliti solo nel 2450, dopo numerose controversie. Anche la "religione" (un concetto che trovo molto divertente) non esiste più. Il culto delle divinità è gradualmente scomparso dopo il Primo Contatto del 2374. Un caro saluto dal futuro. Coraggio.

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  24. Parole. Molti sono d'accordo ma CHI fa davvero qualcosa per cambiare? SONO I FATTI QUELLI CHE CONTANO!!!!

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    1. Sono più che d'accordo. Purtroppo capisco che molti non possono stravolgere la propria vita, ma almeno potremmo provare a muoverci per ottenere degli orari meno massacranti e più rispetto per il benessere personale. Io ho creato una mail obiettivo35mail@gmail.com, chi vuole discuterne mi scriva e cerchiamo di fare gruppo!

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  25. Ciao, ma se ci unissimo e chiedessimo a gran voce di ridurre l'orario di lavoro a parità di salario? Basterebbe, almeno per cominciare, passare dalle 40 alle 35 ore lavorative per guadagnare ben 240 ore di VITA all'anno. E poi sarebbe un'inversione di rotta niente male, per la prima volta il benessere delle persone verrebbe prima del profitto. Ho predisposto una mail a cui potete scrivere: obiettivo35mail@gmail.com e un account twitter @obiettivo352 . Vorrei che fosse una cosa corale, in cui ognuno contribuisce con la propria opinione e le proprie idee. Purtroppo se non ci muoviamo non solo non otterremo nulla, ma c'è anche il rischio che la situazione peggiori!

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