venerdì 9 luglio 2021

Il Lavoro? Un'Alchimia involutiva che trasforma la vita in sopravvivenza.





 LA PIGRIZIA, L'ARTE DI STAR BENE CON SE STESSI:


Nell'opinione che si è forgiata sul suo conto, la pigrizia ha molto guadagnato a causa del crescente discredito di cui si è coperto il lavoro.


L'abbruttimento della fatica quotidiana, considerato per molto tempo una virtù da parte della borghesia (che non faticava..) e che ne trae profitto, e da parte delle burocrazie sindacali, alle quali assicurava il potere, ha finito per farsi riconoscere per quel che è: un'alchimia involutiva che trasforma in un bene di piombo, l'oro della ricchezza esistenziale.




Il Lavoro ha snaturato la pigrizia. 

Ne ha fatto la sua puttana.




Biosgna arrendersi all'evidenza: in un mondo in cui niente si ottiene senza il lavoro della forza e dell'astuzia, la pigrizia è una debolezza, una colpa...


Mi assicurano che un direttore di banca si è trovato sul lastrico, abbandonato da tutti. Un angolo di campagna lo accolgie, vi coltiva un pò di vigna.


Un'orto, qualche gallina e l'amicizia dei suoi vicini sono sufficienti ai suoi bisogni.




Vi fa delle scoperte sorprendenti: un tramonto, lo scintillio della luce nel sottobosco, l'odore della selvaggina, il gusto del pane che ha lievitato e cotto..

Il disgusto di un'esistenza passata a ignorarsi gli ha dato posto nell'Universo.




Il cammino non è facile al punto che l'esclusione da un mondo che vi esclude da voi stessi basti a ritrovarsi.

Il disoccupato, generalmente, non si appartiene, continua ad appartenere al lavoro.


Si è talmente radicata l'abitudine di accettare qualsiasi lavoro e di consumare qualsiasi cosa, per equilibrare la bilancia dei mercati, che restarsene a casa propria, invece di partecipare alla frenesia che distrugge l'universo, passa stranamente per scandaloso.


Aleggia sulla pigrizia un senso di colpa talmente forte che pochi osano rivendicarla come una sosta salutare.


Il testo è stato estratto dal LIBRO: "Elogio della pigrizia affinata" di Raoul Vaneigem - casa editrice Nautilus


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