lunedì 20 novembre 2017

L'Alto Adige abolisce le domeniche lavorative! "E' un giorno sacro"

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A Bolzano il Consiglio provinciale, dopo le numerose proteste e manifestazioni cittadine, ha finalmente deciso di abolire le domeniche lavorative obbligatorie, divenendo così la prima città d'Italia a dare il buon esempio in termini di civiltà e di rispetto verso l'essere umano che oltre al diritto di lavorare deve avere anche quello di vivere la sua vita serenamente.

«Bisogna tornare ad aver rispetto per la nostra cultura e la nostra famiglia», spiega Andrea Pöder dopo aver presentato la mozione in consiglio comunale, che aggiunge poi:

"Noi siamo vicini all’Austria e al mondo tedesco: lì i negozi, di domenica, sono chiusi e vivono benissimo"


Unica eccezione la Domenica prima di Natale.


Ma non credete che questa decisione sia stata presa così alla leggere, perché se siamo arrivati ad ottenere questo è soprattutto grazie all'incessante lotta di commessi e commesse che, stufi di essere chiamati le domeniche a lavorare e non avendo così mai tempo da dedicare ai propri figli o ai propri amori, si sono uniti, hanno organizzato manifestazioni e proteste, hanno sporto denunce ed alla fine hanno vinto, nonostante le minacce di licenziamento ricevuto dai loro "datori di lavoro" che hanno a cuore solo il profitto e mai il benessere dei propri dipendenti.


Risultati immagini per protesta commesse bolzanoCerto un medico o un ristoratore sanno che devono lavorare anche la domenica, ma nel caso del medico ci troviamo di fronte ad un mestiere importante, ci sono in ballo vite umane da salvare, e nel caso del ristoratore invece sappiamo che la clientela spesso esce nel weekend per pranzare o cenare fuori casa, ma i centri commerciali dobbiamo per forza occuparli la Domenica?

Non possiamo attendere lunedì per acquistare la saponetta, il deodorante o la coca cola?!

Che bisogno c'è di renderci complici di schiavizzare i nostri simili?

Iniziamo a rispettare i nostri simili come NOI vorremmo essere rispettati e allora, un pò alla volta, saremmo tutti liberi dalle catene della schiavitù del lavoro.





1 commento:

  1. Altra grande lezione dalla provincia "meno italiana" d'Italia. Dopo la resistenza all'abominio del decreto sui vaccini che trasforma i nostri figli in cavie per i guadagni delle case farmaceutiche e indotto (ricercatori, immunologi, pediatri,operatori sanitari, ecc ecc) un altro duro colpo per il turbocapitalismo che ha come unico Dio il denaro. Viva l'Alto Adige!

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