venerdì 4 agosto 2017

Stanco morto, morto stanco!


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Pensa al tuo lavoro. 

Proprio mentre ci hai pensato, hai provato un’emozione positiva o negativa? E soprattutto quanto era forte questa emozione, da 1 a 10?

Ora pensa se il tuo lavoro ti fa stancare molto, al punto da sentirti esausto a fine giornata. Soprattutto concentrati sul risponderti se a fine settimana ti senti come uno straccetto da spolvero. 
Per non parlare del lunedì successivo…



Quindi, puoi definirti stanco?

Ma cosa fai, veramente?

Ora, a meno che tu non faccia il minatore, non sia un contadino o un muratore, oppure non lavori in un cantiere, usando il martello pneumatico per più di due ore di fila, sembrerebbe che il tuo lavoro non sia fisicamente usurante. 





E quindi perché ti prende così tante energie?




Proviamo ancora: ti è richiesta tanta concentrazione durante il tuo lavoro? Intendo, sei un po’ come un orologiaio, che lavora su una piccola porzione di spazio, usando oggetti minuscoli, per molto tempo? Per la verità lo fanno anche i dentisti e altri professionisti… 

Benché le cause dei due tipi di stanchezza siano differenti, sono riconducibili ad una stessa matrice: il nostro cervello consuma un sacco di energia!

Lasciamo per ora perdere la stanchezza dovuta all’attenzione costante e focalizzata. Di questo ne parleremo in un prossimo post.
Concentriamoci sul primo tipo di stanchezza, quella che ti viene anche se non fai il minatore e nemmeno l’orologiaio.

Dimmi quanto, quanto, quanto…




La prima domanda è: quante ore al giorno lavori, in media? 

Ho detto “lavori”! Le pause alla macchinetta del caffè, il pranzo o le discussioni sull’ultimo derby non contano.

Ebbene, se hai risposto “tra le 6 e le 8”, sei perfettamente in media con il resto del mondo industrializzato, quindi non lamentarti.
Se hai risposto “più di 8”, in realtà passi molto tempo sul luogo di lavoro e questo aprirebbe a molte domande. Eccone alcune possibili:

Pensi di lavorare tanto, anzi troppo, anche se lavori proprio il numero di ore previsto dal tuo contratto di lavoro?

Oppure stai lavorando tanto per una tua scelta? 

Stai lavorando tanto perché pensi di non riuscire a organizzarti? 

Stai lavorando tanto perché non siete abbastanza nel vostro ufficio per evadere tutto il lavoro che avete? 

Stai lavorando tanto perché fai anche cose che non sono nelle tue mansioni dichiarate?

Stai lavorando tanto perché fai cose anche per gli altri o al posto dei colleghi?

Stai lavorando tanto perché il tempo per fare le cose che devi fare è sempre troppo poco? 

Stai lavorando tanto perché anche il tuo capo lavora tanto? 

Stai lavorando tanto perché preferisci lavorare anziché tornare a casa?

Stai lavorando tanto perché non hai altra ragione interessante di vita?

Insomma, qual è il motivo, quello vero, che ti porta a stare tanto tempo a lavorare? 




Se hai risposto “meno di 6”, diventa ancora più interessante il motivo per cui sei così stanco. In questo caso sarebbe veramente necessario parlane insieme…

Stiamo arrivando a uno dei punti: la stanchezza potrebbe dipendere dalla quantità di ore di lavoro. Ma rimane sempre il fatto che, probabilmente, se leggi questo post, non sei un minatore…




La guerra in testa:

Allora credo che diventi interessante capire come lavori, cioè in che condizioni.

Altre domande per riflettere insieme:

Come definiresti il tuo posto di lavoro?

Ti sembra che il tuo status come persona e lavoratore non sia adeguatamente riconosciuto?

Si usano spesso parole che richiamano alla guerra, alle lotte o alle sfide?

Oppure proprio tu usi parole simili, che richiamano l’idea di un conflitto?

Ti sembra che l’ambiente in cui lavori sia aggressivo (in alcuni casi, spesso si usa l’eufemismo “molto determinato”)?

Ti sembra che il tuo ambiente sia ambiguo, che sia difficile capire come comportarsi?

Oppure, magari non ci hai mai fatto caso, ma senti la minaccia, ti senti sempre esposto o sotto pressione? (sarebbe interessante sapere cosa o chi esattamente ti fa sentire sotto minaccia…)

O anche, volendo o non volendo, sei proprio tu che alzi continuamente l’asticella per te e gli altri, così da generare una condizione di minaccia percepita?

Non riesci a soddisfare il tuo bisogno di autonomia nel lavoro?

Ti sembra che il trattamento in azienda non sia equo né giusto?

Ti sembra che i livelli di conflittualità siano troppo elevati per te?

Oppure sei tu che fomenti il conflitto? E lo fai perché credi che sia per una giusta causa? O lo fai come reazione di difesa?

Ti sembra che il tuo bisogno di sicurezza e di prevedibilità nelle reazioni degli altri sia minato?

Le relazioni professionali che hai non sono abbastanza soddisfacenti?


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Allora sappi che il motivo della tua stanchezza dipende dal fatto che la zona del tuo cervello che elabora le emozioni, chiamato Sistema Limbico, sta assorbendo le energie dal resto del tuo corpo. E questa energia è tanto maggiore quanto più le emozioni sono intense. Anche le emozioni positive, come l’eccitazione per ottenere una promozione, se sono intense, richiedono tantissima energia.

Inoltre il lavoro deve essere fatto e quindi la zona del cervello deputata all’organizzare, pianificare, mettere in ordine (la Corteccia Prefrontale) cerca di prendere il sopravvento, richiamando altra energia.




Alle radici della giusta dimensione nel lavoro:

Quindi cosa fare per sentirsi meno stanchi?

Più che dare consigli, è utile farsi delle domande. 
Se riesci a rispondere ad alcune di quelle che ti ho posto in precedenza, probabilmente hai già buone possibilità di capire in che direzione muoverti per cambiare.


Eccone altre:

In che momento della giornata ti senti più in forze e concentrato? In relazione a questo, potrebbe essere interessante svolgere le attività per te più onerose proprio quando sei più riposato. E magari creare un bel circolo virtuoso in tutta l’organizzazione in cui lavori.

Sai quali siano le tue priorità al lavoro? Se non le sai, puoi creartele? O anche chiederle? Sono allineate con quelle del tuo gruppo di lavoro? E dell’organizzazione intera? Avendole, sapresti proteggerle da priorità di altri, in conflitto con le tue?

Puoi prenderti personalmente carico dei tuoi livelli di energia o pensi che debbano essere gli altri a farlo per te?

Lavorare più tempo, ti rende efficiente? Cosa dovrebbe accadere per te, per essere più efficiente?

Come pensi che sarà tra un mese? E tra un anno? E tra dieci? E per tutta la tua vita lavorativa?

Ciò che ti minaccia nel tuo lavoro, è reale o no?

Cosa di veramente brutto potrebbe accadere se lavorassi meno tempo?

Cosa di veramente brutto potrebbe accadere se lavorassi diversamente?

Se sei cronicamente stanco e se vuoi domande personalizzate per te, per cambiare questa situazione, scrivimi. Ti risponderò e farai interessanti scoperte su come essere meno stanco e migliorare il tuo modo di lavorare.



Fonte: http://www.mariomaresca.com/corsi-di-coaching/formazione-sviluppo-coaching/Entry/2e671a5c-9075-4494-969d-b2d478cf0f19/Stanco_morto2c_morto_stanco.aspx

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