venerdì 21 luglio 2017

I luddisti: eroi ribelli contro la schiavitù del lavoro



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Il luddismo è stato un movimento di sabotatori che agì principalmente in Gran Bretagna, soprattutto nei primi decenni del XIX secolo, opponendosi in questo modo alla violenza dell'industrializzazione forzata (ovvero costringere la gente ad abbandonare le campagne per ammucchiarsi nelle fabbriche a beneficio dei padroni che promettevano una vita più confortevole e felice) e alle conseguenze che ne derivarono. 

Il luddismo trae il suo nome da Ned Ludd, operaio, sulla cui effettiva esistenza non si hanno certezze, che sarebbe divenuto il leader dei rivoltosi.

Come ben sappiamo, la Rivoluzione Industriale, sconvolse fin da subito la vita dell'uomo rendendolo molto simile alla bestia, lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo si accentuò più di ogni altra epoca vissuta in precedenza (ed è tutt'ora in corso!!!). 





Il mutamento socio-economico fu devastante, il lavoro divenne alienante e monotono. 




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I luddisti furono i primi "ribelli" a questo insensato stile di vita, fatto di lavoro e sofferenze, e compirono atti di sabotaggio verso le macchine e le fabbriche, distruggendole o appiccandone il fuoco.

Nel 1779 in Ighilterra, dopo essere stato frustato con l'accusa di pigrizia sul lavoro o dopo essere stato schernito da giovani del posto, un operaio distrusse due telai per maglieria in ciò che fu descritto come un «impeto di passione»

Si dice che il rivoluzionario Ned Ludd, fosse solo un invenzione propagandistica per unire gli animi ribelli e libertari sotto lo stesso tetto, che all'epoca si facevano chiamare “Riparatori di ingiustizie”.  

I luddisti si scagliarono violentemente contro la presenza delle macchine nelle fabbriche, considerate una vera e propria minaccia alla loro vita (alienazione, perdita del lavoro, ecc.



Tom Hodgkinson di loro scrive:


Risultati immagini per luddisti"Si architettano piani al pub, poi, molte lune dopo, si attaccano edifici, si colonizza Trafalgar Square, si occupa un'università. 

Come uno spettacolo, la sommossa ha una sua particolare efficacia.

Gesù era un facinoroso: rovesciò i banchi dei cambiavalute, creando un precedente per milioni di visionari idealisti.


Guidati dal mitico re Ludd, i luddisti si infiltravano di notte nelle fabbriche e rompevano le macchine. 





Colpivano dritto al cuore del problema. 




Era la macchina che stava distruggendo la qualità della loro vita, e che minacciava di trascinarli con sé in basso, riducendo gli uomini ad automi. (...)

Era contro la natura schiavista della nuova etica del lavoro che i ludddisti si erano ribellati e per i cui crimini erano stati uccisi dallo Stato. (...) 

In tutte queste sommosse si possono vedere le ultime disperate proteste contro il nuovo dogma del lavoro, gli spasmi finali di una nazione indipendente prima che si arrendesse alla schiavitù dell'industrialismo. (Oggi siamo arrivati al punto che la gente accetta proposte assurde pur di lavorare, straordinari, flessibilità, paghe ridotte, meno ferie, meno diritti...)

La propaganda ufficiale mette in cattiva luce questi sforzi, e ignora i motivi del risentimento.  Un parlamentare inglese di nome John Wilkes, scrisse nel 1757 un passo visionario che gli costò l'incriminazione per diffusione di scritti diffamatori e sovversivi:




"Il governo ha diffuso lo spirito della discordia nel Paese, 
e io profetizzo che esso non si estinguerà mai 
se non con l'estinzione del potere del governo. 

Un popolo assennato come l'inglese capirà che uno spirito 
di concordia, quando si è oppressi, 
significa mite sottomissione all'offesa, 
e che uno spirito di libertà dovrà dunque levarsi, 
e io sono sicuro che si leverà, in proporzione 
al peso del rancore che il popolo prova."




I Media, ieri come oggi, descriverebbero i luddisti come degli "antagonisti anarchici" o come degli "squilibrati" o peggio ancora come dei "terroristi" ed il popolo bue, mosso dalle accuse pesanti di tv e giornali si scaglierebbe subito contro queste persone, ma non è forse più terrorista e squilibrato chi inquina con le fabbriche?

Chi richiede ai suoi operai di lavorare 9-10 ore al giorno tra turni massacranti e paghe ignobili mentre lui ne se sta comodamente seduto nel suo ufficio?


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Non è forse più terrorista l'attuale sistema economico che ci costringe ad accettare lavori umilianti per non morire di fame?

Chi è più antagonista di colui che ci ha allontanati dalla Natura per farci vivere in grigie città inquinate? Tra mutui da pagare e cibo artificiale? 

I luddisti, nella loro ribellione, sono stati gli ultimi eroi libertari che hanno lottato per la preservazione di una vita semplice e più "umana" e che tentarono invano di metterci in guardia da ciò che intuirono stava già accadendo: la meccanizzazione delle nostre stessi vite, terminata oggi con l'annichilimento individuale dell'essere umano, ridotto dopo quasi tre secoli di vita da fabbrica ad essere niente più di un ruolo vagante, un consumatore senza sogni ne alti scopi di vita, che non chiede altro che di essere lasciato in pace a sguazzare in quella piccola sporca pozzanghera che qualcuno gli ha fatto credere essere il mare...


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