Di Cloud's Walden:
Tanto tempo fa si pensava che la scolarizzazione e l'alfabetizzazione avrebbero risolto i problemi del sottoproletariato e aiutato i proletari a vivere meglio.
Poi il sistema ha inventato la scolarizzazione forzata di massa, tutti gli ingenui hanno ringraziato, ma non è successo un cazzo, la miseria persiste, i ricchi sono sempre più ricchi, le masse scolarizzate non reagiscono, ma la gente pensa ancora che la scolarizzazione e l'alfabetizzazione siano la panacea di tutti i mali. Sto dentro una gabbia di idioti, non c'è dubbio, anzi, di scolarizzati cronici.
Ma poi, voglio chiedere, se lo scrivere bene è ritenuta una capacità indispensabile in questa società, qualcuno può dirmi per favore quali sarebbero le qualità umane di un perfetto letterato?
Cioè, altrimenti detto, esiste forse una corrispondenza tra alfabetizzazione e qualità umane?
Se non è ancora chiaro, dico: si è tanto più giusti e umani quanto più si cononscono la grammatica e la sintassi? davvero?
E allora un analfabeta, per conseguenza, è da considerarsi un subumano o un animale come nel medioevo?
E viceversa, vorrei ricordare che i peggiori dittatori usavano e usano benissimo la grammatica.
Io vedo che gli atti più disumani e criminali in questa società li organizzano proprio quelli che sanno leggere e scrivere e che vengono posti sugli scranni più alti.
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