Lo stress da lavoro impedisce
l'assimilazione del cibo
Oltre a quello che mangi, è anche importante come mangi!
Nel post precedente, cibo e concentrazione: la colazione, ti ho già spiegato come, garantirti il 40% circa del fabbisogno proteico giornaliero, è importante per mantenere alti i livelli di concentrazione.
Se è importante cosa mangi,
lo è ancora di più il modo in cui mangi.
Secondo te è la stessa cosa bere un frullato in piedi, mentre ascolti le notizie alla radio che ti innervosiscono, e con la mano libera infili le scarpe? Oppure, seduto, prendendoti i tuoi tempi ed i tuoi spazi, gustandoti quello che stai mangiando o bevendo ed ascoltando musica rilassante?
Ovvio sono due estremi, difficilmente ti troverai, in modo abituale, in una delle due situazioni, (se riesci ad infilarti le scarpe mentre bevi il frullato, ti voglio conoscere! :D), ma estremizzare spesso chiarifica il concetto.
Perchè è tanto importante prendersi i propri tempi quando si mangia, ed avere un atteggiamento quanto più possibile rilassato?
Ricercatori americani hanno scoperto che l’assimilazione di ciò che mangi è molto influenzata da:
1) stato fisico (eventuali sforzi fisici nella mezzora successiva al pasto)
2) stato mentale (concentrato o rilassato)
3) stato emotivo (emozioni positive o negative)
che adotti nella mezzora successiva al pasto.
Ti faccio questo esempio.
Hai appena mangiato delle barrette proteiche gustose fatte con proteine isolate della soia, bevuto succo di mirtillo fresco, mangiato 3 mandorle biologiche ed assunto integratori. Il tutto con calma, seduto a tavola, mentre magari dialogavi amabilmente. Ti alzi da tavola e ti accorgi che è tardissimo. Ti agiti, finisci di vestirti, imbocchi la tromba delle scale scendendo 4 a 4, rincorri l’autobus, lo prendi per un pelo, ma ti tocca stare in piedi e quello dietro ti urta col gombito e lo guardi male.
Ecco, in questo caso non hai assimilato quasi nulla della splendida colazione fatta 10 minuti prima. In sostanza, per le cellule del tuo corpo è come se non avessi mangiato nulla, ed infatti la fame ti tornerà molto prima del solito.
Assimilare vuol dire che il cibo che ingerisci viene scomposto in: carboidrati, proteine, grassi… che nutrono le cellule del tuo corpo.
Mangiare e non assimilare, equivale a non mangiare, per il nostro organismo, e se il nostro corpo non si sente nutrito, richiederà altro cibo molto presto. Se sai di non avere quella sacra mezzora dopo il pasto, piuttosto anticipa o posticipa la colazione.
Ecco perchè concedersi mezzora dopo ogni pasto, prima di iniziare a studiare o lavorare.
Anche se rimani in casa a studiare, ma inizi la giornata di studio mentre mangi o pochi minuti dopo, ugualmente il tuo organismo assimilerà molto molto meno.
Una soluzione potrebbe essere quella di fare due chiacchere dopo i pasti, o se devi uscire, meglio camminare 20 minuti a passo normale, invece di mettersi subito in macchina, col traffico, i semafori, i pedoni che devono attraversare…
Ti scrivo di seguito una scaletta delle azioni che può aiutarti a capire cosa non disturba l’assimilazione, dalla più efficace alla meno efficace:
rimanere seduto a chiaccherare o rilassarsi
prepararsi con calma (lavarsi i denti, vestirsi, alleggerirsi dai pasti precedenti…)
camminare in modo rilassato a passo normale
leggere qualcosa di distensivo/guardare qualcosa di divertente in tv
controllare la posta, lasciando per dopo i messaggi più impegnativi
azioni che possono disturbare la corretta assimilazione dei nutrienti dopo il pasto (mezzora successiva), in ordine dalla meno dannosa alla più dannosa:
fare colazione in piedi, di fretta, rimanendo nervosi
fare sforzi fisici (prendere la bici, andare in palestra, scedendere/salire le scale di fretta…)
concentrarsi su qualcosa di impegnativo (studiare, lavorare, organizzare e gestire, …)
arrabbiarsi, innervosirsi, provare paura ed altri sentimenti negativi
Come vedi, tutti questi sono concetti semplici, e molti anche intuitivi (chi si mette a correre volontariamente 10′ dopo la colazione?!), eppure, per rincorrere l’autobus, quante volte lo hai fatto?!
Mi rendo conto che molti di questi suggerimenti possono contrastare le tue abitudini. Infatti è questa la parte più impegnativa. Quello che posso dirti è: prova.
Se sei abituato a fare colazione guardando il TG, che principalmente ti dice quanti morti ci sono stati oggi, oppure a bere una spremuta in piedi ed in fretta, occorrerà la volontà iniziale di sperimentare cosa succede se invece segui quello che hai letto fin qui.
Ti dirò di più. Datti 1 settimana. 7 giorni nei quali segui quello che hai letto, ed ascoltati. Guarda dopo quanto tempo ti torna l’appetito, e quanto cambia a livello di concentrazione. Se non è migliorato nulla, ti autorizzo a rispondermi qui sotto e dirmi la tua esperienza, lasciarmi la tua opinione, anche senza mezzi termini. 😉
Per ora è tutto. Buona giornata
Cristian
Fonte: http://www.studentiuniversita.com/2011/05/cibo-e-concentrazione-la-calma/
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