lunedì 7 dicembre 2015

"Mi scusi, posso andare in bagno?"




Studenti maggiorenni che guidano già la macchina, li vedi in classe che alzano ancora la mano per chiedere il permesso per andare a pisciare. Educazione? 

Dipende da cosa si intende per educazione, nella nostra società educazione è sostanzialmente e praticamente servilismo inculcato, acquiescenza all'autorità mascherata da gentilezza dovuta. Dunque sì, è educazione, addestramento, dressage. Ma in famiglia nessuno alza la mano e chiede il permesso per andare a pisciare. 

Ma questo gravissimo errore di educazione (sacrilegio!!!) è stato ben risolto con una sostituzione mirabilissima di figure carismatiche: soprattutto dopo l'introduzione del divorzio, che ha finalmente aperto la famiglia alla società (ma anche su questo c'è da discutere), i genitori, soprattutto i capi famiglia, sono stati sostituiti dai governanti, dalle autorità in genere, divenute figure genitoriali, a cui non si può mentire, a cui si deve obbedire, a cui si deve chiedere il permesso, e del cui bastone pare non si possa fare a meno. 

'Il popolo è minorenne', diceva Volonté in un suo personaggio sbirresco. E' vero, purtroppo, ma non perché sia così di natura, ma perché è l'educazione che rende tale un popolo, cioè governabile, ma anche molto presuntuoso, autoritario come la cultura che ha ricevuto obbligatoriamente. 



I duci e i culti della persona nascono in questo modo, e questa idolatria è il movente popolare per ogni guerra. Un'autorità riconosciuta come tale non può essere criticata da un popolo addestrato, guai a chi critica l'idolo, perché sarà preda della difesa feroce da parte dello stesso popolo minorenne. Perché l'autorità di forza propria non ne ha, se la fa dare dal popolo! 


Poco importa se l'autorità dice banalità inenarrabili, se ha palesemente torto, i devoti minorenni ossequiosi devono difendere la sua figura ad ogni costo. Così ad esempio un Gino Strada non può essere criticato per quel che dice in un preciso suo intervento, no! per i devoti minorenni ossequiosi Strada ha sempre ragione, a prescindere, comunque. Poco importa se la critica mossa a Strada non riguarda affatto il suo mestiere, i devoti credono che la critica sia invece proprio un attacco al suo mestiere, e sono disposti a cercare qualsiasi tipo di scusa pur di difendere l'indifendibile, l'autorità, la loro stessa acquiescenza. 

Il fascismo, con lo stato, è sempre! E' questa cultura, dove vengono difesi i vari Mussolini dicendo 'ma ha pur fatto cose buone'. 
Il servo è questo genere di devoto, cieco e morto dentro, che ormai non sa neppure lontanamente immaginarsi una vita senza culi da leccare!

Cloud's Walden


3 commenti:

  1. Gino Strada con Mussolini? l'educazione di chiedere il permesso per alzarsi mentre un insegnante spiega è servilismo?

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    1. Si. Che a te piaccia o meno, se si tratta di una persona giuridicamente e legalmente "adulta".

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    2. E comunque Gino Strada era solo un esempio, idem per Mussolini, e se magari leggi bene l'articolo, potrai notare come l'autore non li abbia associati minimamente, ma li abbia solo usati come esempio.

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