Gianni Biancolini aveva 54 anni, pochi anni di lavoro per arrivare alla pensione, ma venerdì 7 agosto 2015 si è accasciato a terra all'interno dello stabilimento industriale in cui lavorava, una cartiera (Ermolli) di MOGGIO UDINESE (Udine).
I carabinieri della Compagnia di Tarvisio hanno provveduto a misurare la temperatura dello stabilimento subito dopo l'accaduto.
Sconvolti i colleghi di lavoro per l'accaduto.
Gianni Biancolini è l'ennesima vittima del caldo, o meglio, delle condizioni lavorative disumane che violano le norme sulla temperatura imposte dalla legge, in fabbrica la temperatura dovrebbe oscillare tra i 15 ed i 17 gradi.
Ma quante fabbriche rispettano tale norma?
Pochi giorni fa, era stata una donna a perdere la vita
a causa del caldo soffocante sul luogo di lavoro,
e tutto questo per soli 3 euro l'ora:
L'articolo 11 dice:
Art. 11 - Temperatura dei locali - [ nota 6 ] 1. La temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata all'organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori.
2. Nel giudizio sulla temperatura adeguata per i lavoratori si deve tener conto della influenza che possono esercitare sopra di essa il grado di umidità ed il movimento dell'aria concomitanti.
3. La temperatura dei locali di riposo, dei locali per il personale di sorveglianza, dei servizi igienici, delle mense e dei locali di pronto soccorso deve essere conforme alla destinazione specifica di questi locali.
4. Le finestre, i lucernari e le pareti vetrate devono essere tali da evitare un soleggiamento eccessivo dei luoghi di lavoro, tenendo conto del tipo di attività e della natura del luogo di lavoro.
5. Quando non è conveniente modificare la temperatura di tutto l'ambiente, si deve provvedere alla difesa dei lavoratori contro le temperature troppo alte o troppo basse mediante misure tecniche localizzate o mezzi personali di protezione.
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