giovedì 3 maggio 2018

E' una perversione mentale l'idea di dover lavorare 8/10 ore al giorno per 40 anni e più.

L'immagine può contenere: una o più persone e persone in piedi


Articolo di Claudio Iuliano:


Il lavoro è una condizione naturale dell'Esistenza.

E non sto parlando delle 8/10 ore, come la mente può immaginare, quella è schiavitù nei confronti del padrone.

Tutta l'Esistenza è costantemente all'opera, e l'uomo facendone parte non fa eccezione, anche se molti sognano di fare nulla.
Il lavoro sotto questo aspetto è azione e nulla è fermo, tutto è sempre in costante in movimento.

Quel che davvero invece è una perversione mentale è l'idea di dover lavorare 8/10 ore al giorno per quarant'anni e più.
Questa è tortura, è riduzione in schiavitù.

Nessuno dovrebbe lavorare più di 4 ore al giorno. 
E tutti sarebbe bene che lavorassero per la società solo per un certo periodo della loro vita, per molte ovvie ragioni.



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L'accadere di questa situazione è dovuta proprio al sonno delle coscienze che, bene o male, ha fatto in modo che la stragrande maggioranza degli individui avessero sempre accettato supinamente regole dettate da pochi esseri scaltri e senza scrupoli.

E la cosa peggiore è che questa stragrande maggioranza ha sempre reputato ineluttabile questa situazione, ampiamente sostenuta, almeno qui in occidente, dalla chiesa.

Preti e politici, in quanto compagni di merende, hanno così ridotto i loro simili a merende, con il loro stesso consenso, e questo consenso è la cosa più grave.




La repubblica italiana si dice che sia fondata sul lavoro, invece è fondata anche e sopratutto sulla criminalità organizzata che fattura a quanto si dice tanto quanto il Pil, sul micro crimine, sullo sfruttamento, sulla riduzione della libertà individuale e su un apparato politico e religioso di tipo parassitario.
Sull'abominio commesso dal Sistema con la faccia della Fornero, ovviamente no comment.




E non deviamo, parlando di volontariato, perché in un paese civile non dovrebbe esserci alcuna necessità di fare volontariato.


Risultati immagini per ipnosi collettivaLa mente è una, sappi gestirla, in questa società che ti lucra/sfrutta, il meccanismo mentale è uno, pur dispiegandosi in miliardi di declinazioni è uno solo.

E' come un orologio a corda, ci sono milioni di forme di orologi, grandi e piccoli, da muro o da torre campanaria, ma il meccanismo che li fa funzionare è lo stesso per tutti.






3 commenti:

  1. Sottoscrivo tutto, ma sento il bisogno di precisare che gran parte di una certa Chiesa illuminata, ben lungi dall'essere "compagna di merende" bla bla, invita spesso le persone a fare delle scelte ben precise nelle proprie vite, cercando di non mettere lavoro/denaro/ricchezza sempre al primo posto. E quindi ci sono persone (tra cui diverse a me vicine) che SCELGONO di licenziarsi da un centro commerciale che pretende orari da galera.... preferendo altri modi, sicuramente meno redditizi, di guadagnarsi il pane. E questo perchè magari si SCEGLIE di mettere al primo posto una vita familiare decente.... coltivare qualche interesse personale....poter portare al parco i propri figli....non trascorrere le serate sul divano ridotti a pezzetti da raccogliere col cucchiaino.
    Come sempre, e come in ogni campo, una delle perversioni è anche credere di non avere potere alcuno su questo Sistema malato. Invece non è così. Certo....qualcosa bisogna rischiare....Ma d'altro canto non si possono avere, come si dice da queste parti, la botte piena e la moglie ubriaca.
    Continuo a seguirvi. Alla prossima.

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    1. Si sono assolutamente d'accordo la chiesa condanna il lavoro fine a se stesso, idolatrico

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  2. Certo belle cose, poi pero' si pretende che qualcuno ci dia la pensione (qualunque essa sia), che ci sia assistenza, che ci siano servizi e cosi' via. queste cose sono servizi che altre persone fanno... e guarda caso qualcuno fa i turni di notte per garantire che ci sia la corrente e altre cose anche di notte o di sabato e domenica. la verita' e' che non si e' piu' disposti a fare un sacrificio per se e/o per gli altri. una volta sacrificarsi dava valore alla propria esistenza in favore dei figli per esempio.

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