Testo di Paolo Dicino:
La gente non ha mica capito che il lavoro è schiavitù.
Chi si ribella al lavoro trovando forme di boicottaggio o comunque metodi per ricavarne più profitti (cosa più che giusta dato che tutta la ricchezza che produciamo dovrebbe essere tutta nostra) viene preso per delinquente dagli altri sfruttati, i quali però muoiono dalla voglia di fare come i primi, ma siccome non sanno farlo (stupida morale!)... li denunciano, diventano sbirri, aiutano il capitale e i padroni.
Qui sarebbe da riappropriarci di ogni cosa, ma ormai la gente crede che sia la schiavitù del lavoro quella che garantisce dignità.
Da dove viene questa credenza?
Da dove arriva questa deformazione?
Da dove proviene questa fede nelle catene pensate come libertà?
Dall'educazione, o meglio, da un tipo preciso di educazione e di cultura. Ma agli schiavi non toccargli neanche la cultura dello schiavo, che ne va fiero e la insegna pure ai figli, pensa che sia cultura di libertà.
Ah! Come ci hanno fottuto alla grandissima!
Paolo Dicino
arbeit macht frei..........Dissonanza cognitiva a livelli sublimi
RispondiEliminaSenza lavoro , studi , innovazione e ricerca molte cose che usi tutti i giorni non esisterebbero , e non avresti potuto divulgare questo articolo.
RispondiEliminaAnonimo 10:34, e chi ha mai detto il contrario? Rileggi bene l'articolo e cerca di capirlo bene. Se non ci riesci, rileggilo ancora e poi ancora una volta e così via. Saluti.
RispondiEliminala pagina è strepitosa, sraordinaria. Purtroppo è vero, la libertà è per pochi, solo per chi ha spina dorsale. Dio Morte
RispondiEliminaHanno fatto di tutto per allontanare l'uomo dalle sue mani e quindi dalla sua propria indipendenza ora il pollice opponibile è utile soltanto per wats'app
RispondiEliminaOra et labora
RispondiEliminaCi hanno addormentato il mondo con questa parola
https://youtu.be/fZhMMqnNFiM