sabato 3 dicembre 2016

NON HO TEMPO PER LA FRETTA (Quando pensi troppo al domani ti leghi piedi e mani)

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NON HO TEMPO PER LA FRETTA



Articolo di Felice (Rosario Colaci):






"Non avrei mai pensato di pubblicare un libro così, sono sincero, ma la sua semplice bellezza mi ha conquistato, con parole di buon senso, senza ostentazione, senza citazioni, senza complicazioni, in rima baciata indifferente alla metrica, naif come Ligabue (il pittore) ma con una sonorità che ricorda i testi rap: semplicemente prezioso come i disegni di Daniele Garota che lo accompagnano.




Ama la terra, cantale la tua canzone, 
anche se sei stonato,l'importante 
è che nel cuore tu le sia grato.


Felice, contadino di 62 anni, laureato sulla terra (a pieni voti!), vive a San Severino nelle Marche; con il secondo terremoto un mese fa ha perso il cascinale dove viveva, ma non si perde d'animo e continua a ringraziare la vita, lo stesso. Quando non zappa scrive versi a modo suo, dove, senza riccioli letterari, senza retorica, racconta come ha rinunciato al superfluo provando ad accordarsi con l’orologio della natura, orientato alla terra con la bussola del buonsenso verso l’autosufficienza, distante dal consumismo, dalla competizione, dalle luci artificiali, dalle ossessioni cosmetiche e, per quanto può, dal denaro.


Risultati immagini per felice seminasogniNella loro semplicità, i versi in rima baciata di Felice sono viatico per una buona vita.

Il libro di Felice lo faccio uscire ora, perché sento che sarebbe un bellissimo REGALO, delicato, di buon gusto, per tutti: chi l'ha letto me l'ha confermato così. Quest'anno sarà il mio regalo!

dicembre 2016,  167 pagine, 12 euro, con 60 illustrazioni di Daniele Garota.


Per acquistare il libro ed aiutare così anche la difficile situazione che sta vivendo Rosario a causa del terremoto contatta Massimo Angelini (editore) al sito http://www.pentagora.it/, questa è la email ordini@pentagora.it


Ecco alcuni versi del poeta contadino per voi:


Che farai da grande?

"Figlio mio cosa farai quando sarai grande?"
"Farò il pittore di madonne, uomini e santi,
di quadri famosi, pittori importanti.
li dipingerò sul pavimento
in balia di passanti, pioggia e vento.
li farò con cura e amore abbondanti,
come dovessero durare anni e secoli tanti"

"Figlio mio perché tanto lavoro e tanta devozione 
per ciò che durerà una si breve stagione?
Non è meglio dedicare il tuo tempo e lavoro 
per guadagnarti ricchezze e decoro?"

"Quando i miei più semplici bisogni siano soddisfatti
cercare il di più mi sembra cosa da matti!

La vita sembra lunga ma dura solo un momento,
poi anche noi saremo polvere al vento.
La mia pittura effimera ma appassionata
sarà il mio monito a una generazione troppo indaffarata,
sempre occupata ad accumulare
sorda perché non vuole ascoltare.

Il mio messaggio più evidente
è che al denaro non pongo mente,
anche se ho del talento
io di poco mi accontento,
mi affido alla provvidenza
che non mi faccia restare senza.
Non penso a fama nè gloria futura
che esorcizzi dubbi e paura
sulla nostra sorte effimera e incerta
come la mia pittura all'aria aperta.

Quando pensi troppo al domani
ti leghi piedi e mani
di cui avresti molto bisogno
per realizzare il tuo sogno.

Se non vivi ora e adesso, ma ti attacchi ad ogni tuo possesso,
sarebbe come se il madonnaro 
del suo talento fosse avaro
volendo salvare ogni suo dipinto

col timore che poi venga estinto."


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