Non bastassero le tasse, gli abusi di potere, la corruzione, le ingiustizie, la depressione finanziaria e tutto il marciume che si nasconde dietro al termine "economia", ora possiamo aggiungerci tranquillamente anche le prese per il culo, annunciate pubblicamente a mezzo stampa, verso tutti quei lavoratori che ogni giorno permettono a questi politici supericchi di vivere nel lusso grazie alle loro fatiche e i loro sacrifici.
Quanto annunciato dal ministro della Sanità Jeremy Hunt è uno schiaffo in faccia alla dignità di tutti i lavoratori del mondo, non solo di quelli inglesi, la sua è una presa per i fondelli bella e buona, perché tanto sa che i poveri sgobbano zitti zitti e non si ribellano mai al potere costituito.
Daniele Reale
Articolo di msn.com:
Intervistato dal Times a margine del congresso dei Tory in corso a Manchester, Hunt ha difeso con queste argomentazioni la politica del governo di drastica riduzione dei benefit sociali a vantaggio di una parallela (graduale) riduzione delle tasse.
E le sue parole hanno scatenato polemiche. Severi, in particolare, giornali non allineati ai conservatori come l'Independent e testate tradizionalmente progressiste quali il Guardian o il Mirror. Quest'ultimo nota come Hunt sia uno dei ministri più ricchi della ricca compagine di Cameron e commenta:
«Non c'è nulla di peggio
che ascoltare uomini politici britannici
nati col cucchiaino d'argento in bocca, conservatori milionari, impartire lezioni a persone che lavorano dannatamente duro, spesso in cambio di bassi salari,
dicendo loro che devono lavorare
ancor più duramente e per ancora meno soldi».
Una presa di distanza indiretta da Hunt (e da Cameron) è venuta poi dal sindaco di Londra Boris Johnson, esponente della fronda interna al premier e potenziale candidato alla leadership Tory in futuro. Pur difendendo il liberismo economico del governo, e polemizzando con la svolta a sinistra del nuovo leader dell'opposizione laburista, Jeremy Corbyn, Johnson ha invitato a rivedere i tagli dei benefit sociali.
E ha chiesto che il welfare continui a coprire almeno «i poveri» e chi svolge «i lavori più duri»: senza i quali - ha avvertito oggi dal podio del congresso - una città come Londra si bloccherebbe.
Fonte: http://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/i-poveri-devono-lavorare-come-i-cinesi-niente-sussidi-cambino-mentalit%C3%A0/ar-AAf9Nkv?li=AAaxHVJ&ocid=SK2MDHP
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