mercoledì 19 agosto 2015

Le masse vivono una vita insipida


Le masse sono talmente infelici 
che la loro vita non è altro che una morte lenta. 

Chi le difende, non rende un servizio all'umanità. 
Le masse hanno bisogno di individui che le prendano a martellate in testa, per aiutarle a ragionare un poco, di individui che distruggano tutte le loro superstizioni, affinchè possano cominciare a cercare la verità.

Le masse vivono una vita insipida, 
tiepida, nè calda, nè fredda; 
una vita che non conosce eccessi. 

Cercano sempre la sicurezza, la via di mezzo. 
Ma chi si preoccupa troppo della sicurezza e della tranquillità non può essere un esploratore, un inventore. La conoscenza è un fiume sotterraneo; per questo è fredda. 


Bisogna saper uscire dalle acque tiepide, dalla propria vita insipida, che non è vita, nè morte, ma semplicemente un modo di vegetare, di mantenersi in vita. 

Dalla nascita alla morte, il tuo unico interesse è questo: 
come sopravvivere, come essere al sicuro, al riparo da ogni pericolo. Ma dove stai andando? Verso la tomba. 

Tutte le tue sicurezze ti portano verso la tomba. 
Prima di arrivare alla tomba, perchè non danzare, perchè non far festa e cantare col cuore traboccante di gioia? Vivi pericolosamente!

La morte arriva per tutti, sia per chi vive pericolosamente, sia per chi vive tiepidamente. 

Esiste un'unica differenza: 


l'individuo che vive pericolosamente, 
che vive in modo totale, con intensità, 
arriva a conoscere la propria 
essenza immortale. 

Per costui arriverà il momento di entrare nella tomba ma la morte non arriverà mai. Invece, l'individuo che non ha mai vissuto totalmente, che non è mai entrato in profondità dentro se stesso, per paura del freddo... anche lui un giorno dovrà entrare nella tomba, ma senza aver conosciuto l'essenza immortale della vita. 


Morirà con le lacrime agli occhi, 
perchè non è riuscito a vivere la propria vita. 

Non ha mai vissuto e ora è arrivato il momento di morire. L'individuo che ha vissuto totalmente, sa festeggiare anche la propria morte, perchè per lui la morte è l'ultima sfida dell'Ignoto. Per tutta la vita ha accettato le sfide dell'Ignoto. Ora è pronto a dare il benvenuto alla morte, è pronto a entrare nella morte cantando e danzando, perchè sa che dentro di lui c'è qualcosa di indistruttibile, qualcosa che non muore mai."

Maestro Osho

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